Monday, February 25, 2008

Presente e futuro prossimo di Zopa raccontati da Maurizio Sella

Maurizio Sella è Amministratore Delegato di Zopa, dopo una lunga esperienza nel banking a livello internazionale principalmente con Citigroup a Londra.



CB:
Come è nata l'idea di portare in Italia Zopa? Chi sono i promotori e quale la motivazione che vi ha fatto propendere per la partnership con Zopa piuttosto che con altri soggetti internazionali

MS: L'idea è venuta a un piccolo gruppo di soci promotori, tra cui il sottoscritto, che era venuto a conoscenza dell'iniziativa Zopa in UK. Con l'appoggio nell'azionariato di un fondo privato estero e di alcuni imprenditori italiani non del settore, abbiamo deciso di importare in franchise il modello Zopa in Italia. I nostri primi contatti con Zopa sono stati precedenti all'ingresso di altri player con altri modelli di social lending, ma abbiamo deciso di continuare con Zopa perché il suo modello borsistico rispetto al modello "ad asta" di Prosper, che è l'altro punto di riferimento a livello mondiale nel social lending, si adatta meglio alla mentalità italiana. Infatti in Italia non si ama proprio mettere in piazza le proprie necessità di denaro, spesso si tiene nascosta la richiesta di un prestito addirittura all'interno della propria famiglia. Con Zopa la privacy del Richiedente è completamente tutelata.


CB: Zopa ha avuto in Italia un grande riscontro sui media fin dal suo esordio, ma in Italia non siete i soli a fare Social Lending. Ho parlato anche con i vostri competitor e credo sia giusto farvi domande per esprimere la differenza che c'è tra Zopa e Boober, dal vostro punto di vista ovviamente.

MS: Ben volentieri. Una prima differenza è che prima di aprire il nostro mercato abbiamo costruito una forte community che abbiamo ascoltato e con cui abbiamo dialogato. È un processo lungo che è durato quasi un anno, ma è stato strategico e decisivo per il nostro grande successo iniziale: 10.000 iscritti, un milione e mezzo di euro messi in offerta dai Prestatori a cui fanno fronte 600mila euro di prestiti approvati e 420 mila euro di prestiti erogati in meno di un mese.


CB: Quali sono invece le differenze per finanziatori e richiedenti?

MS: Dal lato Prestatore Zopa si distingue per la semplicità operativa e la sicurezza. Si scelgono somma e durata del prestito, più il tasso che si vuole ottenere: automaticamente il sistema trova i Richiedenti con le caratteristiche desiderate, senza dover controllare ogni giorno, fino alla sua chiusura, l'esito dell'asta. Il Prestatore poi è molto tutelato, in primis dai controlli approfonditi che svolgiamo sui Richiedenti prima di erogare il prestito e poi, per ridurre i rischi, il prestito viene suddiviso su almeno 50 diversi Richiedenti. Il tasso a cui andrà a prestare, come ulteriore protezione, includerà il tasso di insolvenza atteso nel mercato in cui avviene il prestito. Se poi non si verifica alcuna insolvenza ciò si traduce in un maggior guadagno per lui. Per i Richiedenti, invece, al di là della convenienza - i tassi su Zopa sono attualmente più bassi, le commissioni inferiori di un punto, non ci sono costi di ingresso né costi bancari per le rate mensili - il valore sta nella tutela della privacy, come dicevo prima, e nell'immediatezza: so immediatamente, online, se posso avere il prestito. Zopa è in grado di erogarlo in 24 ore, sempre che ci vengano inviati subito i documenti necessari.


CB: Avete un inequivocabile vantaggio, Zopa ha un brand molto forte all'estero, e mi sembra che questo abbia di riflesso contribuito a darvi maggiore visibilità anche in Italia , chiedo anche a voi, senza scoprire troppo le vostre strategie, su quali fattori puntate per superarli nella competizione commerciale?

MS: In realtà, la visibilità ce la siamo creata da soli, muovendo i passi giusti dentro e fuori dal web per costruire una community di zopiani. Siamo partiti con un minisito nell'aprile 2007, abbiamo monitorato con attenzione le reazioni del web, abbiamo coinvolto i blogger nella fase a invito, dialogando con tutti coloro che si sono dimostrati interessati. Abbiamo usato le newsletter per raccontare i nostri progressi, abbiamo lanciato Zopacontest (www.zopacontest.it), un concorso creativo per creare l'immaginario di Zopa, che ha avuto ottimi risultati in termini di partecipazione e di opere prodotte. Abbiamo aperto un blog (http://blog.zopa.it) molto partecipato che in pochi mesi è entrato tra i primi 15 della classifica BlogBabel per i blog aziendali/commerciali. Il vantaggio vero - tornando alla sua domanda - è che abbiamo potuto beneficiare dell'esperienza fatta da Zopa UK in tre anni di attività e di una piattaforma stabile e collaudata. Il nostro percorso pluriennale, in termini di nuovi prodotti e servizi, è già ben delineato e tiene conto proprio dei suggerimenti che abbiamo ricevuto dalla community, la cui centralità è il nostro tratto distintivo.


CB: Rispetto alle banche "tradizionali" come sperate di erodere quote di mercato ? E' più importante il messaggio "sociale" o la componente "risparmio"?

MS: Innanzitutto non dimentichiamo che il competitor reale del social lending sono le finanziarie che detengono il 75% del mercato del credito al consumo. Direi che per ora la componente "sociale" e la componente "risparmio" siano entrambe rilevanti, vediamo una leggera predominanza della componente sociale in questa fase iniziale, ma ci aspettiamo che il fattore convenienza aumenterà d'importanza in un prossimo futuro.

continua....





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