Thursday, July 19, 2012

Software per Archivi Storici Digitali: xDams un supporto gratuito

xdams il software italiano appena rilasciato open source ha scelto, in questa prima fase di rilascio, di fornire il massimo supporto ai primi utenti che si avvicinano a xDams OS, per cui è stata attivata l’email supporto_temporaneo [at] xdams.org, attraverso la quale verrà fornita per tutta l’estate assistenza mirata e specifica sul procedimento di installazione. Un'occasione da non perdere per approcciare un software open source con una assistenza qualificata.

I topics più utili ed interessanti verranno pubblicati anche sul Forum.

A breve saranno pubblicati brevi un video tutorial con tutti i passi dell’installazione di xDams e, con deadline da definire, un installer che faciliti questa operazione

www.xdams.org

Thursday, July 12, 2012

xdams, la piattaforma Open Source tutta italiana per la gestione degli archivi multimediali e la valorizzazione dei Beni Culturali


Il dado è tratto, abbiamo rilasciato con licenza Open Source la piattaforma xdams per la gestione di archivi storici multimediali.
“Abbiamo” sta a indicare la società per cui lavoro, regesta.exe, ma più in particolare tutte le persone che da anni collaborano allo sviluppo di questa piattaforma. Si è trattato infatti di una scelta a cui tutti hanno contribuito e verso la quale tutti hanno spinto, il punto di arrivo di un percorso iniziato 10 anni fa e al tempo stesso una nuova partenza.



Cos'è xdmas?

Come dicevo nell’introduzione xdams è un software di catalogazione dei patrimoni storico culturali, archivi storici, fotografici e multimediali in generale. La versione che è stata rilasciata comprende il modello dati dell’archivio storico, codificato secondo EAD, il modulo soggetti produttori e gli authority codificati in EAC-CPF. La caratteristica di questo software è quella di gestire i principali standard nazionali e internazionali per il trattamento di questo tipo di materiali (Isad, Isaar, Fiaf, Scheda F, MAG, Unimarc ecc.) permettendo a tutti coloro i quali utilizzano questo software di lavorare all’interno di un contesto scientificamente riconosciuto a livello internazionale
La scelta principale è stata quella di utilizzare per la persistenza il formato standard per eccellenza di rappresentazione delle informazioni ovvero l’XML, per cui xdams non si serve di un database tradizionale ma di file XML . Tutto ciò permette la massima dinamicità nella configurazione della base dati e soprattutto ne consente una agevole modifica, anche “on fly”.


La roadmap e il servizio di hosting gratuito

Oltre alle prossime versioni con nuove tipologie di archivi e/o con  enhancement tecnologici personalmente aspetto con particolare attenzione la partenza del servizio di hosting  (gratuito di base e a pagamento per livelli più avanzati) che potrà fornire strumenti lavoro a nuove tipologie di utenti e diventare il volano per la creazione di una comunità di esperti, punto di riferimento per lo sviluppo della conoscenza.
Le continue evoluzioni del prodotto hanno avuto quale costante la determinazione di favorire la corretta organizzazione e conservazione delle informazioni e degli oggetti ma anche la predisposizione di una base informativa adeguata alla pubblicazione on line e alla valorizzazione del patrimonio culturale, come avvenuto nel caso dei tanti utenti della piattaforma, Archivio Luce, Camera dei Deputati, IBC Emilia Romagna, Fondazione Feltrinelli e tanti altri.



Obiettivo, condivisione e sviluppo.

Oggi la scelta Open Source rappresenta una nuova fase dell’evoluzione di xdams, il tentativo di allargare la capacità di sviluppo del software ma anche e soprattutto della base dei suoi utilizzatori attraverso un’esperienza di sharing della conoscenze e delle risorse al posto di un modello basato esclusivamente sulla immediata remunerazione dei servizi e dei prodotti.
Speriamo di creare una vera e propria comunità di esperti e sviluppatori che possano collaborare per ottenere il massimo dalla condivisione delle risorse destinate a questo settore. Ci auguriamo poi che questo sia un’ulteriore punto di arrivo per un nuovo rilancio che potrebbe essere l’esportazione di questo modello anche all’estero. L’Italia è il paese con il più grande patrimonio storico al mondo e ci sono le competenze per diventare un punto di riferimento per questo settore.