Tuesday, December 4, 2007

Quando il network diventa realmente "social", il web usato per il no-profit. L'esperienza Aism di Isabella Baroni

Isabella Baroni si occupa di web, web 2.0 ed iniziative ad essi collegati per conto dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM). Dopo diverse esperienze in aziende del settore IT oggi si occupa di web marketing per questa importante associazione. Per interesse professionale e personale si è occupata da sempre dei temi legati all’usabilità ed accessibilità delle applicazioni web.


- Ciao Isabella, grazie della tua disponibilità. Il web 2.0 ed i social network sono uno strumento per le vostre campagne? Un bacino di utenti, collaboratori o cosa?

Web 2.0 e social network possono rappresentare uno strumento utile per la comunicazione, per le campagne di sensibilizzazione e di raccolta fondi; dall’altra possono rappresentare qualcosa di ancora più significativo per una associazione come l’AISM dal punto di vista di strumenti collaborativi e di servizio: penso a obiettivi di socializzazione, informazione, condivisione, partecipazione, formazione. Per persone con sclerosi multipla e in particolare per raggiungere un pubblico più giovane (contrariamente a quanto spesso si pensa la sclerosi multipla colpisce principalmente tra i 20 e 30 anni). Ma anche per volontari, per ragazzi in servizio civile, per operatori sanitari.


- Ho letto una bellissima recensione sulla vostra iniziativa delle “mele virtuali” e naturalmente concordo in tutto e per tutto. Per la mia domanda approfitto di un tema accennato proprio in quel commento, ci sono differenze tra l’uso che si fa in Italia del web e quello che succede all’estero? Ci puoi raccontare qualche iniziativa che ti ha colpito più di altre?

Dall’estero abbiamo molto da imparare. Ecco una iniziativa interessante: www.change.org, un sito di social network dedicato all’attivismo sociale. In pratica, milioni di persone possono connettersi l’una con l’altra per portare avanti delle iniziative a livello globale.

Ecco, un sito come questo ha una potenzialità significativa da questo punto di vista: favorisce il processo di aggregazione e valorizza il senso di partecipazione comune a una stessa causa. Favorisce la costruzione di una comunità, di una rete direttamente dal basso e che non ha limiti geografici.


- Le funzionalità disponibili sulle varie piattaforme di social networking cominciano ad essere un pò ripetitive... cosa vorresti avere a disposizione di “collaborativo” per il tuo lavoro?

C’è da dire che ogni piattaforma adesso incorpora meccanismi di condivisione ma poi, di fatto, il suo valore dipende dai contributi e dalla collaboratività che è in grado di attivare negli utenti. Personalmente vorrei poter disporre un ambiente unico di lavoro, e accessibile da qualsiasi pc.


- La mia impressione è che i network sociali poi siano in realtà molto protettivi e “poco sociali”, difficile andare oltre quello che mettono a disposizione di preconfezionato. Che ne dici? E dal punto di vista dell’usabilità? Tu sei una grande esperta di questi temi.

Dal punto di vista dell’usabilità, il nodo ancora da risolvere è la portabilità dei dati su applicazioni diverse, l’assenza di uno standard. E poi su questo aspetto c’è ancora una contraddizione ben più astiosa da risolvere: tra modello collaborativo e modello proibitivo a (presunta) tutela della proprietà intellettuale.


- Ci racconti brevissimamente le iniziative di Aism riguardanti il web, come quella delle mele di cui abbiamo parlato in apertura?

personalmente ho seguito con particolare cura www.giovanioltrelasm.it, il sito dedicato ai giovani messo on line all'inizio di quest'anno e l'iniziativa ad esso collegata, ovvero www.giovanioltrelasm.it/mela, una campagna on line "Fai qualcosa di buono" legata a Una Mela per la Vita, un appuntamento tradizionale e oramai consolidato dell'associazione.
Attualmente è in corso www.stelledellasolidarieta.it : un'iniziativa di raccolta fondi on line legata al Natale solidale Aism.

Su http://aism.axenso.com/ abbiamo un vero e proprio archivio di video di convegni e seminari realizzati su temi di interessi delle persone con sclerosi multipla, realizzati per favorire il confronto diretto con i ricercatori e poi... ...abbiamo qualche altra novità in cantiere..



- Quali sono gli altri strumenti/canali che utilizzate per sfruttare al meglio le potenzialità di comunicazione espresse oggi dai social network?

Oggi siamo su Youtube con un canale sclerosimultipla http://www.youtube.com/sclerosimultipla con tutti i video degli spot e delle ultime campagne, e su Delicious (sclerosimultipla) ma certamente appronteremo altri strumenti di social networking come Facebook e Myspace. Abbiamo iniziato una riflessione che riguarda questi strumenti innovativi: quest'anno per esmepio abbiamo chiesto ad un esperto di venirci a parlare di Second Life, e vorremo fare lo stesso su altri temi.

Insomma sondiamo un po tutto per capire poi cosa ha senso utilizzare, come utilizzarlo e in quale dei numerosi ambiti che ci coinvolgono (dalla informazione, alla formazione, alla raccolta fondi, etc...).
Tutto naturalmente oltre alla "ordinaria" gestione del sito associativo www.aism.it, ricco di migliaia di pagine.


Grazie ad Isabella, ma anche, per tutto quello che fa, grazie Aism!

Carlo

3 comments:

  1. Buon giorno Carlo,
    complimenti per la bella intervista.
    E complimenti ovviamente a Isabella per il lavoro che sta facendo ad Aism.
    Sono contento che il tema del Social Network per il non profit si stia facendo strada anche in blog non dedicati e spero di leggere ancora articoli del genere sul tuo blog
    paolo
    Fundraising Now!

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  2. grazie paolo, in realtà c'è da ringraziare solo Isabella e tutto Aism.

    Hai ragione sarebbe bello che le persone si dedicassero di più a questi temi e spero che qualcuno, prima o poi, si decida a fare qualcosa di interessante. credo che si potrebbero realizzare mille idee utili

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  3. grazie carlo per l'intervista che è interessante. E' bello conoscere chi realizza e gestisce i siti che vengono creati sempre più spesso dalle organizzazioni nonprofit per promuovere la raccolta fondi nel nonprofit. Un po' ne parlo anche io sul mio blog e su fundraising.it

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