In questa serie di post stiamo esaminando quanto il cosidetto web 2.0 sia stato recepito e/o abbia impattato sul banking, nei precedenti post abbiamo visto soprattutto aspetti legati alla modifica della proposizione dell’offerta mentre ora vorremmo soffermarci su alcuni aspetti tecnologici.
Abbiamo più volte osservato che il web 2.0 è sia un fenomeno di crescita tecnologica che di evoluzione sociale ed il suo impatto può essere considerato pari a quelli di altri grandi eventi che hanno rivoluzionato le nostre abitudini. E’ difficile dire oggi quale aspetto dei due conti di più, ma è certo che la rivoluzione digitale, cominciata negli anni 80, si sta finalmente trasformando in un fenomeno di massa.
Fattori abilitanti e preminenza dell’aspetto sociale nella fase attuale
A titolo personale però credo di poter affermare oggi il fenomeno di modifica delle capacità relazionali “digitali” delle persone sia l’aspetto più interessante, ciò non di meno ogni fase evolutiva (legata alla tecnologia) deve essere interpretata come il coincidente accadimento di tre tipologie di fenomeni variamente bilanciati:
1. Modifica di rilevanti comportamenti umani e sociali.
Ovvero l’esistenza della domanda implicita, intesa soprattutto come maturità degli utenti nel percepire l’utilità dell’offerta a loro rivolta.
2. Disponibilità di tecnologie innovative.
Strumenti adatti a soddisfare la domanda di cui sopra rendono possibile una realizzazione applicativa probabilmente non implementabile in precedenza.
3. Esistenza di adeguati canali di distribuzione.
La facilità di accesso alla tecnologia ed ai servizi ne decreta il successo, la ridotta presenza di ostacoli iniziali, infatti, permette ai neofiti la riduzione della percezione delle difficoltà legate comunque al cambiamento.
RIA
In questa ottica le RIA (Rich Internet Application) sono il mezzo (tecnologico) che maggiormente ha influenzato l’attuale fase evolutiva del web. In realtà la naturale crescita tecnologica non ha introdotto innovazioni realmente significative negli ultimi anni, ma è sicuramente aumentata la consapevolezza che la tecnologia richieda facilità d’uso per essere utilizzata. Proprio in questa ottica canto i produttori di software hanno cercato di dare risposta a questa domanda, sfruttando al massimo le potenzialità offerte da altri fattori collegati:
1. Aumento della familiarità con cui un numero crescente di utenti vive il proprio rapporto con le applicazioni web
2. Aumento della disponibilità di connessione a banda larga che rende efficace la customer experience.
Parlando di RIA abbiamo fatto riferimento nella nostra analisi alle tre tecnologie che, meglio di altre hanno trovato riscontri positivi sul mercato e tra gli esperti:
1. Tecnologie riconducibili alla famiglia di prodotti Flash di Adobe
2. Tecnologie riconducibili alla famiglia di prodotti Silverlight di Microsoft
3. Tecnologie riconducibili allo standard AJAX
Adobe Flash, è stata tra le prime tecnologie ad offrire la possibilità di costruire interfacce realmente interattive, ma Ajax ha dalla sua il vantaggio di non essere una tecnologia proprietaria, quanto piuttosto la definizione di standard. Per questo ha goduto di un’ampia diffusione nella comunità di sviluppatori java, risultando più familiare (e quindi affidabile) a software architect ed engineer.
Silverlight, nel suo caso il vantaggio è determinato dalla diffusione del mondo Microsoft e delle legioni di programmatori specializzati in questo mondo e dall’ovvia facilità di integrazione con esso.
MA.... chi vince?
Riferendoci al mercato di cui siamo osservatori potremmo dire o nessuna delle tre o forse ...Ajax ai punti.
Infatti se Ajax è molto probabilmente (non dispongo di dati oggettivi) la tecnologia più utilizzata nello sviluppo di framework per il front end è indubbio che la realizzazione di gadget particolari (per interattività o gradevolezza estetica) o di banner pubblicitari è appannaggio delle tecnologie riconducibili (con semplificazione) alla denominazione “Flash”. In ambito bancario e finanziario sembra in decisamente inferiore l’utilizzo di Silverlight
Ho quindi provato ad osservare cosa è successo nel mondo banking, la mia ricerca si è sviluppata sull’analisi dei siti dei produttori della specifica tecnologia per individuare case studies relativi al banking o, nel caso delle tecnologie standard, sui siti di riferimento delle medesime. Successivamente la mia survey mi ha condotto all’analisi (esterna) delle maggiori realtà di banking on line nel mondo, prediligendo quelle che, per dimensioni o capacità di business, sono riconosciute per essere Top Performer.
Vedi anche: Flash, Case Studies
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