Avevo appena finito di raccontare del convegno di presentazione dell’osservatorio della School of Management del Politecnico che mi sono ritrovato a leggere un approfondimento sulla BI di linea EDP, fortemente contraddistinto dai dati dell’osservatorio del prof Pasini della SDA Bocconi e dagli studi sul settore di IDC.
Salta subito all’occhio come la ricerca della SDA definisca le PMI come le realtà più attive nell’introdurre nella propria gestione sistemi di questo genere, mentre la ricerca del Politecnico era fortemente incentrata (ma non solo) sulle aziende (industrie e banche) di dimensioni medio grandi. Entrambe queste due prestigiose istituzioni però concordano nel dire che ancora un passo indietro rimane la pubblica amministrazione; alcuni progetti sono stati realizzati anche in questo ambito, come questa una esperienza della Ragioneria di Stato citata alla fine di questo post
I due animatori delle rispettive iniziative hanno raccontato la loro visione in due articoli, su Linea EDP la SDA e su Datamanager la School of Management e nelle loro conclusioni emergono valutazioni comuni.
Per entrambi le maggiori difficoltà nell'introduzione di tecnologie di BI sono, per esempio, costituite sostanzialmente dalla qualità e dalla integrazione dei dati, come evidenziato nei post dedicati alla School of Management e dalla SDA,
ma anche dalla scarsa capacità analitica del management, come fa notare, con accento piuttosto critico, proprio l’analisi della Bocconi. L’informazione non viene utilizzata direttamente dai decisori, ma vi arriva mediata da analisti, perdendo quindi un po’ di valenza informativa.
Il segmento di mercato si conferma come uno di quelli che registrerà i maggiori tassi di crescita, superiori a quelli medi del comparto IT, come ci confermano le stime di IDC che ipotizzano il passaggio da un +8,3% del 2007 ad un +2008% per l’anno che sta per chiudersi. Sempre IDC conferma che gli utilizzatori della BI sono coloro che sono deputati a fare scelte strategiche e che sono per il 60% gli executive, il 58% i manager ed il 40% gli analisti.
Tutti concordano quindi sulle potenzialità di questo mercato anche il prossimo anno e risulta una intenzione da parte dei manager di incrementare gli investimenti in BI o almeno di mantenere i medesimi livelli dell’anno precedente.
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