Oggi due notizie di segno opposto disorientano chi le legge.
Sulla Stampa, nell'intervista a Peter Fleischer, responsabile globale per la privacy di Google si legge una sua risposta ad una domanda esplicita sulle garanzie sui dati personali:
"Abbiamo pubblicato un decalogo di condotta: per esempio tratteniamo i dati solo per 18 mesi e poi li anonimizziamo... ....Per esempio, siamo in grado di mirare e personalizzare gli spot che piazziamo nella Gmail, la nostra posta elettronica gratis che offre tanto spazio di memoria sul Web, tarandoli sui gusti di ciascuno"
Su Repubblica invece si parla di una decisione del Garante per la Privacy che vieta ai gestori telefonici ndi conservare i dati sulla navigazione internet dei propri utenti, come siti visitati ed indirizzi IP.
"i dati possono coincidere di fatto con il contenuto della comunicazione, consentendo di ricostruire relazioni personali e sociali, convinzioni religiose, orientamenti politici, abitudini sessuali e stato di salute" afferma il Garante.
E' il solito problema.. la rete è globale, ma le legislazioni nazionali differenti...
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