Ieri ho avuto un interessante incontro con Sacha Monotti, che ha realizzato un bel prodotto che analizza i blog e può essere utilizzato in molti contesti, con differenti scopi. Mi appassiona perchè non nascondo che avevo cominciato a lavorarci anche io un paio d'anni fa, poi per diverse vicissitudini non è stato possibile andare oltre il prototipo. Quindi ve lo segnalo.
Il prodotto che si chiama BlogMeter e spero di parlarne al più presto proprio con il contributo di Sacha. Per il momento date un'occhiata al website: http://www.blogmeter.it/
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grazie per la segnalazione!
ReplyDeletemi permetto di aggiungere che il prodotto non analizza solo i blog ma anche tutto il resto dei social media (forum, newsgroup, siti di consumer reviews ecc.)
sacha scusami la generalizzazione, ma diciamo che era solo un breve post per introdurre l'argomento, ne parleremo sicuramente in maniera più estesa!!!! ciao
ReplyDeleteHo visto il sito e non c'è scritto molto di concreto sul prodotto. Personalmente non credo possa fare realmente ciò che promette ed in particolare l'analisi semantica del "parlato" .... attendo smentite.
ReplyDeleteMarlon
grazie per l'intervento Marlon, è ovvio che nel campo dell'analisi del linguaggio i risultati devono essere comparati alla enorme difficoltà del problema.
ReplyDeletema in ambiti verticali specifici e con adeguato training dei sistemi si possono avere risultati interessanti. quanto più è ristretto il dominio di conoscenza da osservare tanto più è possibile ottenere risultati corretti.
sono stati fatti dei passi in avanti notevoli, sopratutto in campo internazionale per esigenza di sicurezza, l'episodio delle due torri ha stimolato gli investimenti da parte delle istituzioni.
certo, ripeto, i risultati devono essere rapportati alla difficoltà del tema.
comunque stimolerò gli amici di blogmeter a darti una risposta, credo che sia più giusto, io nel frattempo finisco di riguardare un'intervista a sacha monotti e vittorio di tomaso proprio su questi temi.
la pubblicherò lunedi
ciao
ciao a tutti.
ReplyDeleteper avere un evidenza pratica di cosa può fare blogmeter basta seguire il monitoraggio sul buzz politico che stiamo portando avanti con spindoc:
http://mediameter.wordpress.com/osservatorio-buzz-politico-online/
http://www.spindoc.it/2008/03/07/il-pd-e-in-un-post-su-due-e-sfida-online-berlusconi/
(vi anticipo che nei prossimi giorni andremo a valutare in dettaglio quali sono i TEMI più cari agli italiani ;-))
oppure la presentazione che puoi trovare sempre nel nostro blog che abbiamo tenuto al barcamp/webdays torino con diversi casi pratici del tipo di info che forniamo alle aziende grazie al nostro strumento:
http://mediameter.wordpress.com/2008/02/28/recensioni-20-misurare-il-successo-di-un-prodotto-editoriale-attraverso-lanalisi-del-passaparola-online/
... la mia perplessità deriva dal fatto che ad oggi non ho ancora vista degli "output" significativi; inoltre ho tante domande senza rispsta:
ReplyDelete- quali sono gli algoritmi di analisi semantica utilizzati ?
- quanto tempo "macchina" ci vuole per analizzare i blog ?
- quanto intervento umano di fine tuning è necessario ?
- ecc. ecc.
Mi interessa moltissimo l'argomento sia perché a livello universitario ho lavorato a tematiche simili sia perché adesso opero nel settore dell'Information Technology e Blogmeter potrebbe essere molto interessante !!!
Marlon
sulle domande specifiche è ovvio che non posso che lasciare ai "leggittimi proprietari" l'onere e l'onore delle risposte.
ReplyDeletequalcosina però posso anticiparla... ho visto all'opera il prodotto e devo dire che è una interessante implementatione, anzi per rafforzare questa mia affermazione aggiungo che è dal 2005-2006 che seguo con attenzione il tema in generale e per un periodo, nella nostra società, abbiamo lanciato un laboratorio su cui abbiamo investito per ottenere questi risultati.
questo per dire che mi sento un'osservatore critico...
blogmeter va nella direzione verso la quale abbiamo cercato di andare .
per la cronaca il progetto è stato sospeso a causa di sopravvenuti impegni di lavoro che hanno dirottato le risorse non per mancanza di interesse.
credo che debbano essere chiare 2 cose, allo stato e ancora per molto, l'analisi semantica produce buoni risultati ma ovviamente non può spiegare nel dettaglio di cosa parla un certo post.
l'obiettivo ragionevole è quello di aiutare l'uomo ad organizzare la conoscenza nella maniera migliore possibile, in considerazione dell'enorme mole di informazioni disponibili individuando più facilmente l'informazione significativa ai nostri fini.
inoltre altro obiettivo è quello di desumere informazioni statistiche, che, in quanto tali, possono anche non essere corrette su un singolo dettaglio/post, ma hanno valore proprio nella loro visione di insieme.
a questo proposito il test sulla politica è esemplificativo. se fossimo in un mondo in cui il web rappresenta il principale canale di comunicazione oggi saremmo in grado di avere delle proiezioni su un campione enorme e quindi molto affidabile.
le tecnologie cominciano ad essere mature ma ovvimente c'è tanta strada da fare e lo testimoniano le politiche di investimento della comunità europea che nel campo del software puntano molto su quest aspetti.