Thursday, May 14, 2009

Informatici Senza Frontiere: Digital Volunteers in Abruzzo!!


Nel mio post sul terremoto in Abruzzo ho parlato della necessità di impegnarsi per offrire, anche con il mio tipo di professionalità, un supporto a chi ha visto in pochi istanti, stravolta la propria vita ordinaria. Ho quindi provato a cercare in giro qualche iniziativa che mi permettesse di capire se esistevano interventi già strutturati.

Mi sono quindi imbattuto in Informatici Senza Frontiere che stanno operando in Abruzzo per fornire le competenze ed il lavoro per far ripartire la "normalità" in quei territori devastati. In particolare stanno cercando di attivare iniziative per permettere la piena operatività dell'Università e credo che sia una scelta assolutamente corretta, perchè è proprio dallo studio e dalla ricerca della professionalità che può ripartire un territorio in tempo di crisi.

La ricerca della migliore alternative, per ovviare alle carenze infrastrutturali contingenti, può rappresentare addirittura una opportunità per migliorarsi e cercare l'eccellenza, a patto di non lasciarsi abbattere dalle difficoltà. Ma in questo senso le genti abruzzesi hanno dato dimostrazione di grande tenacia e serenità.

Questo post è quindi solo per evidenziare il lavoro di questa associazione e, se possibile con le mie forze, di sollecitare il contributo di quante più persone operano nel mio settore. Servono ore lavoro ma anche idee e capacità di relazione. Tra l'altro voglio anche sottolineare la reattività di questi ragazzi, cui ho scritto un commento sul loro sito e dai quali ho ricevuto, in tempi rapidissimi, contatti ed informazioni... spero non me ne voglia se lo cito pubblicamente, ma in primis Aldo Ceccarelli che mi ha contattato.

Il mondo del software vive già da anni fenomeni collaborativi importantissimi come quello dell'Open Source, ovvero la condivisione pubblica dei sorgenti dei programmi al fine della crescita complessiva della conoscenza, in contrapposizione con la battaglia sui diritti di proprietà intellettuale sul software che persegue la maggior parte dei grandi produttori. Questa capacità e volontà (sopratutto) di condividere deve essere lo spirito per aiutare in Italia, ma anche in tutto il mondo, chi ha meno risorse a disposizione. Sopratutto se parliamo di istruzione, che è la condicio sine qua non per uscire dalla propria condizione di inferiorità.

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