Thursday, April 10, 2008

Ultime dal Social Lending: in Inghilterra le banche premiano i competitor con il titolo "Most threatening non-bank competitor"

Qualche giorno fa mi hanno chiesto in un commento al post sul costo del prestito tra privati se ci si poteva "fidare" del social lending. La mia risposta è stata un po' prudente perché francamente credo di essere (o per lo meno dovrei essere...) più esperto di tecnologie che di prestiti.

In ogni caso è evidente che il tema riscuote interesse e poichè ovviamente mi appassiona anche il risvolto sociale ho deciso di aggiornarvi con un paio di notizie che il caro Cristiano di Zopa mi ha fatto pervenire, come le ha definite nella due righe di presentazione: zerofuffa-tuttoarrosto.

Le riporto cosi come mi sono pervenute:

Come va Zopa.it?
Oggi, a meno di tre mesi dall'apertura pubblica della comunità online, gli iscritti sono 13.500 e i prestiti tra i membri della community hanno già superato il milione di euro.
Ad oggi i Prestatori hanno ottenuto un rendimento medio del 7,2% e il tasso medio (Taeg) dei prestiti erogati è stato dell'8,3%, contro un tasso medio del 16,77% che si registra per importi inferiori ai 5.000 euro erogati da finanziarie (fonte: Banca d'Italia, periodo di rilevamento: 1° ottobre – 31 dicembre 2007).

Zopa.it non è solo finanza personale
- tra dicembre e gennaio 2007 ha sostenuto concretamente il microcredito di Kiva.org - a favore dei piccoli imprenditori dei paesi in via di sviluppo - versando un dollaro per ogni nuovo iscritto alla community e raccogliendo in totale 1.469 dollari.
- il 15 febbraio Zopa.it ha aderito a M'illumino di meno, la giornata del risparmio energetico, coinvolgendo la community attraverso il blog e oscurando simbolicamente il sito web per cinque minuti avvio dell'iniziativa.

Nuovo award per Zopa UK
La scorsa settimana, al 26° International Banking Forum, Zopa.com che in UK esiste dal 2005 ha ricevuto un International Retail Banking Award, per la categoria 'Most threatening non-bank competitor' (il più minaccioso concorrente non bancario), superando concorrenti come PayPal, Wal-Mart, Vodafone e Prosper

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