Friday, February 27, 2009

Il Social banking sposa il cellulare in Sudafrica dove opera Wizzit la Mobile Bank che offre servizi finanziari alle fasce povere della popolazione

Una recente notizia mi da l’opportunità di parlare in un unico post di diversi aspetti, apparentemente non strettamente legati tra di loro. Agli inizi di febbraio nel corso del Forum Netexplorateur 2009 è stata stilata una classifica delle innovazioni tecnologiche più significative.

Al terzo posto si è piazzata (perché non al primo??) una particolare banca nata in Sudafrica, Wizzit, non nata in realtà recentissimamente, in quanto opera già da 5 anni ed finanziata dalla banca mondiale.

Qual’è la particolarità di questa banca?

Funziona solo via cellulare, o meglio preferibilmente via cellulare, perché in realtà vengono offerte carte di debito ed un sistema di internet banking, ma il servizio, come avviene in Italia per l’home banking rispetto alle filiali, viene presentato come una commodity, un servizio alterativo. In Sudafrica non è l’unica iniziativa che va in tale direzione ma evidentemente quella che meglio di altre ha una sua precisa collocazione.

Questa notizia introduce diversi argomenti in discussione:

  • La diversa spinta verso canali alternativi rispetto all’Italia, dove a dispetto delle tante discussioni intavolate sul mobile business, questo canale rimane terreno di caccia riservato quasi esclusivamente agli operatori telefonici.
  • La componente sociale molto spiccata di questa iniziativa, infatti il sostrato sociale che fa da scenario al business case è l’estrema povertà di larga parte della popolazione (di colore) del Sudafrica e le carenze infrastrutturali del paese stesso.
  • La necessità di puntare sull’innovazione tecnologica ed organizzativa per il lancio di un servizio low-cost.

Occorre a questo punto però fare un passo indietro e spiegare bene in cosa consiste questa banca e quale “idea” ha fatto da sfondo all’elaborazione del progetto organizzativo e tecnologico. La banca nasce grazie alla spinta del suo ideatore Brian Richardson e per descriverne idee ed obiettivi utilizzeremo proprio alcune slide di Richardson. Se volete potete consultare l’intera presentazione a questo indirizzo.

La banca è orientata ad offrire servizi agli “unbanked”, la fetta di popolazione (ovviamente di colore) che non ha facile accesso ai servizi bancari.


Non si tratta di un progetto solo filantropico, in quanto si basa su alcune solide considerazioni finanziarie, Lars Thunell, IFC Executive Vice President and CEO afferma : “There are 4 billion people at the bottom of the economic pyramid. Most have no bank account, yet they represent a $5 trillion market”.

Wizzit individua in questa fetta di popolazione il suo target di riferimento. Come afferma Richardson nella sua presentazione ““We don’t qualify”: Don’t have a job, Don’t earn enough


Individuato il target, il media è stato identificato sulla base della oggettiva situazione di quel paese, fatta di grandi distanze e di centri piccoli lontani dalle grandi città, luoghi in cui da un lato risulta pericoloso girare con molto denaro, dall’altro la mancanza di infrastrutture di comunicazione si coniuga con la tradizionale ritrosia ad entrare nelle austere filiali delle banche tradizionali.
Un tessuto completamente differente a quella dei paesi “occidentali” in cui tutti questi fattori sono proprio quelli che non favoriscono la de-materializzazione del denaro ed i pagamenti elettronici.


Come osservavo in un post di qualche giorno fa a proposito delle best practise ambientaliste, il "costo" del denaro, ovvero il costo per la gestione del denaro cartaceo, ammonta a diversi milardi di euro l'anno ed il mobile banking rappresenta, anche in Europa, un traguardo cui puntare.

In Sudafrica, come ovunque, il cellulare ha trovato ampia diffusione anche nelle fasce più povere della popolazione e grazie alla sua semplicità d’uso non richiede una grossa alfabetizzazione per poter essere usato. Su questo concetto Wizzit ha operato la propria scelta

Il progetto Wizzit è stato evidentemente studiato con attenzione ai particolare e l’ultimo punto su cui si è cercato di costruire il suo successo è l’utilizzo, come collaboratori, di persone che provengono dallo stesso ambito sociale cui appartiene la potenziale clientela. La banca da lavoro ai Wizzit Kids, il cui impiego trova ragione sia nella componente Social del progetto, sia più prosaicamente nella ricerca di persone che sappiano utilizzare lo stesso linguaggio dei propri clienti.


Anche i luoghi in cui operano i Wizzit Kids sono quelli tradizionalmente frequentati dalle fasce più povere della popolazione, come semplici banchetti nei mercati.

Vengono offerti i tipici servizi di pagamento (anche da cellulare a cellulare) , con particolare attenzione ai micropagamenti ed al microcredito.

continua....

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