Wednesday, February 13, 2008

Boober risponde... intervista a Manolo Maffeis, direttore generale di Centax: (parte prima) la competition in Italia

Dal 1999 Manolo Maffeis ricopre la carica di Consigliere e Direttore Generale di Centax S.p.A. la società che ha portato Boober in Italia. In passato ha ricoperto cariche in qualità di Consigliere per società legate al mondo della finanza. (www.boober.it)

CB : In Italia, nello stesso giorno, sono sbarcati sia Boober che Zopa, leader olandesi ed inglesi del Social Lending, obbligatorio a questo punto chiedere che differenza c’è tra Zopa e Boober. Cominciamo da cosa cambia per i richiedenti...

MM: Su Boober chi richiede un prestito decide tutte le condizioni del finanziamento che gli serve. Ammontare, durata e, soprattutto tasso di interesse. Poi pubblica on-line la sua richiesta. Per rispondere alla sua domanda, direi che è la libertà degli utenti a fare la differenza. Boober ritiene che il richiedente sia in questo momento l’utente più “in difficoltà” e quindi preferisce assegnare a lui questa libertà.


CB : Quali sono invece le differenze per i finanziatori?

MM: Insisto sul tema libertà, o meglio, autonomia. Il finanziatore decide egli stesso quale richiesta finanziare e per quale importo, stabilendo e creando cosi il proprio profilo di rischio. Puo’ scegliere tra le richieste pubblicate online e offrire denaro solo a quelle che ritiene vantaggiose. Boober non funziona per incroci automatici.

Altro punto fondamentale: il trasferimento di denaro avviene solo quando una richiesta di prestito è totalmente finanziata. In altre parole, Boober non chiede ai suoi utenti di trasferire il denaro su un conto corrente in attesa di impiegarlo. Così, il denaro rimane a disposizione dell’utente fino alla fine, e inoltre, matura sempre interessi.


CB : Ho letto su Osservatorio Finanziario una sua lunga e dettagliata intervista. Lei spiega in dettaglio le caratteristiche di Boober e quindi per non ripetere cose già dette consiglio la lettura di quell'articolo mentre provo ad esplorare altri angoli del mondo Boober.

Zopa ha un brand molto forte all’estero, almeno nella percezione dall’Italia, senza scoprire troppo le vostre strategie, su quali fattori puntate per superarli nella competizione commerciale?

MM: Boober punta a costruire un network europeo, per cui siamo al lavoro per aprire in Belgio, Germania e Spagna. Più difficile la situazione in Francia dove la normativa rende obiettivamente difficile l’apertura di tali iniziative. In Italia sarà importante vedere quale modello operativo sarà preferito dagli utenti; peraltro riteniamo obiettivamente che in un mercato dei prestiti personali che vale in Italia circa 16 miliardi di Euro e cresce con tassi oltre il 10% all’anno ci sia spazio per entrambi.


CB : L’altro competitor sono le banche “tradizionali”, nei loro confronti invece come vi rapportate? Su quali armi puntate?

MM: Vogliamo costituire un canale alternativo di accesso al credito, dedicato soprattutto a un determinato tipo di utenti, che opera con familiarità su internet. Dal punto di vista dei costi siamo assolutamente vincenti rispetto a banche e finanziarie e soprattutto siamo “social”, quindi chi finanzia ottiene un rendimento e aiuta i richiedenti a realizzare i loro progetti. Ora dobbiamo conquistarci la fiducia degli utenti, che sono tipicamente un po’ timorosi quando compare un nuovo strumento nel mondo finanziario, ma il passaparola dei primi iscritti sarà sicuramente favorevole.


CB : Il mondo delle banche è per tradizione abbastanza prudente nei confronti delle novità, figuriamoci nei confronti del social networking che è esploso in fretta ed è soprattutto una rivoluzione culturale. Quali sono le loro reazioni nei vostri confronti?

MM: Come accennato prima il mercato vale 16 miliardi di Euro e il social lending è ancora un fenomeno assolutamente limitato in termini di volumi. Sicuramente rappresenta una rivoluzione ed ha attirato molto l’attenzione, per cui ci aspettiamo che ci tengano sotto osservazione. Posso anche dire che abbiamo visto le prime reazioni da parte di alcune finanziarie per quanto riguarda l’indirizzamento di parole chiave su internet in Google AdWords.


CB : Vi aspettate iniziative nel campo del social lending anche da parte di grandi banche per contrastare l’erosione di fette di mercato?

MM: E’ ancora presto per dirlo. Sicuramente dovranno adeguare la propria offerta, eventualmente abbassando i costi. E questo sarebbe comunque un successo del social lending.


leggi la seconda parte... Basilea 2, gli scenari del Banking 2.0 ed il partner italiano di Boober

3 comments:

  1. ho trovato una interessante recensione e materiale informativo http://www.guadagnarecolweb.com/recensione.asp/id_77/SERVIZIO_Boober
    ci sono molti dettagli e istruzioni su come massimizzare i guadagni.

    Ci sono ance ulteriori spunti per guadagnare su campi che a priori non avevo considerato.

    Ad esempio anche il suo diretto competitor http://www.guadagnarecolweb.com/recensione.asp/id_76/SERVIZIO_Zopa

    saluti

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  2. purtroppo il link a Osservatorio Finanziario non funziona...

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  3. hai ragione scusa. in genere li controllo ma questo deve essere sfuggito. ora è ok.

    grazie per la segnalazione
    carlo

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