Massimiliano è un amico ma, fatta la tara della oggettiva dose di partigianeria dovuta all'affetto che nutro nei suoi confronti, anche lui sa che ne avrei parlato bene ad ogni costo, per rispetto dell'intelligenza sua e dei pochi sventurati che transitano da questo blog.
Il libro però è avvincente e piacevole e questo risolve ogni mio problema, per cui posso consigliarlo a tutti coloro i quali amano le letture di qualità. Milano City Blues è un noir e tra le sue pagine si celano riferimenti alle oscure vicende di questo nostro paese, quelle passate e quellle prevedibilmente future. Si perchè questo paese è così ingessato che gli avvenimenti si ripetono, dando concretezza all'eterno ritorno di Nitsche, basta conoscere il passato per capire, con buona approssimazione quello che ci accadrà in futuro.
Conoscere il passato, in particolare quello recente, è il maggior pregio di Massimiliano, nonostante la sua giovane età (rispetto alla mia), il che gli permette di scrivere cose non banali nelle quali si rintracciano i segnali di chi non si arrende. Il libro, non a caso, è uscito il 25 aprile.
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